18 Settembre 2023
18 Settembre 2023
Innovazione e sostenibilità: due concetti chiave che sintetizzano la tendenza del mercato odierno, dalla casa fino all’industria, promuovendo prodotti sempre più originali e creativi. Tra i principali motori di questa continua ed estenuante ricerca di novità, c’è una categoria professionale, in particolare, che si distingue per la freschezza e la forza delle proprie idee: quella degli architetti e designer.
A garantire loro una costante forma di ispirazione ci sono eventi come ARCHITECT@WORK, una delle fiere di riferimento del settore che fa dell’innovazione e sostenibilità dei prodotti esposti il punto cardine della sua stessa esistenza. Un format espositivo unico nel suo genere, in cui, per essere chiamati a esporre, conta solo la bontà delle proprie realizzazioni: “Fin dalla nascita dell’esposizione, nel 2004 – racconta Annalisa Grossi, project manager della fiera internazionale ARCHITECT@WORK – l’obiettivo è stato quello di creare una fiera “diversa” dalle altre, espressamente dedicata ad architetti e interior designer. Così ci siamo ritagliati addosso un format su misura, in cui non è più il brand quello che conta, ma solo il prodotto finale. Per questo – chiarisce – abbiamo deciso di proporre stand piccoli, uguali per tutti, dove non è più il marchio a risaltare ma la singola innovazione”.
Non solo: “Per essere esposti ad ARCHITECT@WORK – continua Annalisa Grossi – tutti i prodotti presentati vengono attentamente selezionati da una apposita commissione tecnico- scientifica, che sceglie solo i più meritevoli, a prescindere dal marchio. Ne consegue che, se una piccola impresa si presenta con una realizzazione particolarmente interessante in termini, per esempio, di performance tecniche, potrà ottenere più attenzione di una qualsiasi grande firma”.
Ma quali sono le caratteristiche che rendono “meritevole” un prodotto agli occhi della commissione giudicatrice? “Innovazione e sostenibilità sono senza dubbio due delle caratteristiche imprescindibili che ricerchiamo – continua la project manager della manifestazione -. Il trend forte degli ultimi anni riguarda spesso il riciclo di materiali di scarto, così come il fatto che un prodotto, e le sue componenti, siano 100% riciclabili una volta arrivati a fine vita. Proponiamo a ogni azienda un questionario cui rispondere per darci una panoramica completa della sua realizzazione, e uno dei principali argomenti riguarda proprio la descrizione degli aspetti ecologici di quel prodotto, dal punto di vista delle componenti o del processo di realizzazione”.
Un esempio? “Difficile scegliere – ammette Annalisa Grossi – ma in questi anni uno dei prodotti che mi ha colpito di più riguarda una tecnologia basata sul micelio (la fase vegetativa dei funghi, ndr) che un’azienda italiana è riuscita a impiegare per la realizzazione di una collezione di piastrelle resilienti a base biologica. Ma è solo un esempio della creatività e dell’innovazione che ogni anno raccontiamo negli spazi di ARCHITECT@WORK. Un altro – ricorda -, sempre italiano, riguarda il riuso del vetro dei monitor di vecchie tv a tubo catodico, che viene scomposto in un mosaico di tessere impiegato per ottenere dei rivestimenti a parete unici nel loro genere”.
Una fiera itinerante, che dopo l’inevitabile stop subìto a causa della pandemia di Covid-19 è pronta a tornare nelle principali città di tutto il Mondo: “Siamo partiti dal Belgio nel 2004 per poi approdare in Olanda, Germania e in tanti altri Paesi, arrivando in Italia nel 2014: prima a Milano, poi anche a Roma (2016) e Torino (2019). Purtroppo il 2020 ha segnato un anno di stop per tutto il comparto ma in questo 2021 siamo pronti a ripartire alla grande, cominciando da Barcellona (il 15 e 16 settembre) e ritornando finalmente anche in Italia, per riallacciare i contatti con gli espositori e i visitatori di Milano, il 3 e 4 novembre”.